Capire se chi abbiamo di fronte sia annoiato dai nostri discorsi non può che essere fondamentale, può essere un aiuto nei vari rapporti.
Ogni giorno abbiamo la possibilità di entrare in contatto con tantissime persone, alcune di queste le conosciamo bene, per questo non è sempre così impossibile capire i loro pensieri, in altri casi può trattarsi di conoscenze sporadiche, difficile quindi, percepire quali siano le loro idee. Questa teoria vale comunque a livello generale, esistono occasioni in cui i nostri affetti più cari ci possono sorprendere per le loro reazioni o addirittura riescono a non far trasparire alcuna emozione, né in positivo né in negativo. E se invece sono annoiate quando noi stiamo facendo a loro alcuni discorsi? E’ così impossibile decifrare questo stato d’animo?
Fortunatamente la risposta è no, ci sono infatti dei segnali ben precisi a cui tutti noi dovremmo stare attenzione durante un’interazione, indipendentemente dall’oggetto dell’argomento, che può consentirci di comprendere meglio vari stati d’animo. A quel punto sarà davvero difficile per qualcuno nasconderci qualcosa, noi stessi potremo quindi fare capire chiaramente cosa proviamo se qualcuno a cui teniamo non ha grande piacere nel parlare con noi.
I discorsi che abbiamo la possibilità di fare nel corso della giornata sono tanti, si parte da quelli più semplici appena svegli ad altre conversazioni che possono riguardare lavoro e affetti. Non è detto però che la reazione di chi abbiamo di fronte sia sempre positiva, anzi a volte si può restare male per quello che accade se ad agire in un modo a noi poco gradito sia qualcuno di importante, come un familiare, un capo o un amico.
Non è certamente piacevole quando i toni della conversazione diventano accesi, ma non lo è nemmeno notare che l’interlocutore prova noia per quello che stiamo dicendo. Capirlo in alcuni casi non è impossibile, al punto tale che siamo noi stessi a farlo notare, può esserlo meno se si è ermetici e si cerca di farlo trasparire il meno possibile.
Esistono però dei “segnali” che possono essere emblematici di questo stato d’animo anche da chi vorrebbe apparire interessato, ma non lo è. Basti pensare a evidenti distrazioni, che portano chi sta ascoltando a dedicarsi ad altro, come ad esempio guardare il cellulare, fingendo di essere in attesa di una chiamata o un messaggio importante, o compiere gesti ripetitivi. come giocare con le penne o con i capelli, tipici di chi si sente irrequieto.
Il linguaggio non verbale, espresso dal nostro corpo, è poi sempre quello più chiaro. In genere chi è annoiato da una serie di discorsi guarda altrove, ha movimenti incontrollati che sembrano andare verso un’altra direzione (gambe e piedi) perché non ci sarebbe il desiderio di stare in quel posto. Occhio inoltre alla postura chiusa, quella che si verifica quando si incrociano le braccia o ci si inclina lontano, come a indicare disinteresse o disagio.
Anche le parole possono dire tanto, come è il caso delle risposte a monosillabi e la mancanza di domande, quello che si sta ascoltando non genera alcun coinvolgimento. Mai sottovalutare anche i cambiamenti nel tono del dialogo, come può accadere quando si fanno pause lunghe, chi si ha di fronte non ha molta voglia di continuare questi discorsi.
La noia può esserci inoltre quando si cerca di sorridere in modo forzato o si tenta di chiudere i discorsi con frasi come “Comunque…”, “Ah sì, giusto…“. Chi dovesse trovarsi ad affrontare uno scenario simile può quindi cercare di gestirlo con più padronanza e capire perché qualcuno si sta comportando così.
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