Beffa Naspi gennaio: perché sono arrivati meno soldi del solito

NASPI gennaio, brutte notizie per molti percettori dell’indennità. La delusione è tanta, esaminiamo i motivi.

La NASPI (Nuova assicurazione sociale per l’impiego) è la principale prestazione a favore dei lavoratori che perdono in maniera involontaria l’occupazione, comprese comunque le dimissioni per giusta causa. Ad averne diritto sono i dipendenti a tempo indeterminato e determinato del settore privato, gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative, i lavoratori del settore artistico con contratti di lavoro subordinato, i dipendenti a tempo determinato del pubblico impiego.

uomo legge brutte notizie
Beffa Naspi gennaio: perché sono arrivati meno soldi del solito – fopsia.it

Per tutti questi lavoratori proprio in questi giorni si stanno concludendo le operazioni di accredito del beneficio economico del mese di gennaio (ma riferito al dicembre) con qualche giorno di ritardo rispetto alla consuetudine. Ma il ritardo non è l’unico grattacapo per i percettori della NASPI. Ben altre sono le sorprese.

NASPI cosa succede a gennai per molti beneficiari

Diciamo immediatamente che la situazione che stiamo per descrivere non ha coinvolto tutti i beneficiari della misura. Ma per molti, nonostante possibili conguagli a favore, la cifra erogata è veramente esigua. Anche coloro che hanno ricevuto la prima rata si sono ritrovati con cifre più basse del previsto.

Una delle cause principali dei tagli effettuati alla somma erogata è rappresentata dai conguagli fiscali che l’INPS ha calcolato sull’indennità di dicembre. Si segnalano tagli fino a 500 euro e oltre, dovuti proprio a conguagli per trattenute IPERF non pagate durante l’anno e recuperate nel mese di dicembre dall’INPS. Ma ci sono anche motivazioni per questi tagli all’indennità.

uomo contrariato conta soldi
NASPI cosa succede a gennai per molti beneficiari – fopsia.it

Spesso l’INPS conteggia poche giornate, rispetto a quelle spettanti, soprattutto se si tratta di poche giornate complessive. La situazione e i conteggi in casi del genere si stabilizza nel corso del tempo, quando pagamenti frazionati non sono più effettuati e i conteggi riguardano periodi più lunghi. Da considerare poi il trattamento integrativo, di cui hanno diritto solo i percettori di NASPI con reddito tra 8.500 e 15mila euro.

Per i redditi più elevati, il diritto a questa integrazione al reddito, si ha soltanto se l’imposta lorda supera le detrazioni spettanti. Da questo deriva l’importo minore ricevuto da chi si trova in quest’ultima situazione. L’importo del trattamento integrativo è pari a 100 euro al mese, ma solo nelle condizioni descritte, altrimenti la somma è minore.

Ricordiamo poi che proprio in questo periodo i percettori dell’indennità di disoccupazione hanno un’altra importante scadenza. Devono infatti comunicare all’INPS il reddito presunto del 2025, entro fine gennaio. In caso contrario, l’erogazione del contributo viene sospesa, finché non si provvede all’invio del modello NASPI – Com.

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