Sono tante le persone che rivelano di avere l’ansia, ma non tutti sono a conoscenza del suo significato. La spiegazione potrebbe tranquillizzare: ecco cosa vuol dire.
Spesso e volentieri, l’ansia viene confusa con lo stress e la depressione, ma sono tre condizioni diverse. La differenza tra queste tre riguarda la loro natura ed è importante non confonderle per evitare di avere una rappresentazione sbagliata di se stessi. Per questo motivo è importante conoscere il significato.
L’ansia è un’emozione normale che si sperimenta in una situazione in cui il soggetto si sente minacciato da un pericolo interno o esterno, in cui il soggetto ha difficoltà nel preparare la risposta. È un situazione anormale quando questa è sproporzionata e troppo prolungata rispetto allo stimolo che la scatena. A differenza di un’emozione lieve e transitoria, i disturbi d’ansia durano almeno sei mesi e possono peggiorare se non vengono trattati.
Ansia sproporzionata: i sintomi e il trattamento
Le cause scatenanti dell’ansia sono per lo più fattori generici, con una predisposizione al disturbo. Probabilmente hanno maggior rischio coloro che hanno una certa difficoltà ad affrontare eventi stressanti. I disturbi possono diventare cronici se persistono dietro eventi stressanti che li hanno causati o persistono pensieri che generano paura.
I sintomi più comuni sono palpitazioni, sensazione di soffocamento, fobie e angoscia. Ma tra queste ci sono anche instabilità, tremori o paura di morire. Quando questa condizione appare in età infantile, le manifestazioni sono simili a quelle per gli adulti, ma che hanno caratteristiche particolari e diverse: paure del buio, degli animali o deficit di attenzione e iperattività.
Se l’ansia è cronica, potrebbero verificarsi spesso alcuni stati depressivi concomitanti. Per questo motivo il trattamento è molto importante, perché il 50% delle persone non sperimenta più attacchi di panico. Dunque, gli esperti hanno spiegato che la possibilità di remissione da ansia e depressione aumenta quanto più tempestivamente si interviene, così da evitare che i sintomi si cronicizzino nel corso del tempo.
La diagnosi di ansia si basa sempre sulla valutazione clinica di uno specialista psichiatrico, che ne deve valutare i sintomi e lo stato del soggetto. In ogni caso, il primo passo per prendersi cura di sé stessi è affrontare l’ansia, per questo motivo è importante rivolgersi a uno psicoterapeuta, con il quale fare un percorso per risolvere il problema. Solo in un secondo momento si potrebbe decidere di chiedere aiuto a uno psichiatra e valutare per un supporto farmacologico.